Il Re è la sua pozione.
Passato e presente si intrecciano per arrivare in fondo nel futuro, tra inganni e valori eroici
Il Re e la sua pozione.
di Stefano D’Alessio
Venerdì 29 settembre.
Dopo alcuni giorni in cui ho pensato molto,
sono riuscito a capire che qualcosa non va nel pensiero comune.
Si pensa tanto a ció che verrà è a ció che ci succede veramente intorno.
Siamo tempestati da notizie, dal 2023,
ma quello che veramente mi rende irrequieto è che mi domando spesso se siamo in una realtà parallela?
Siamo nel 1100? Bah.. stamattina sono veramente stralunato. Stanotte ho fatto un sogno veramente al di là del pensabile.
Così è passiamo dal giorno alla notte, ma siamo fatti di sogni, quindi tutto possiamo immaginare. Non costa niente sognare.
L’altro giorno, pensavo addirittura di essere che nel 2132, potevano scendere dei controlloni che vegliavano sulla nostra Terra, mentre noi stavamo nel 2023.
Bah., ora penso e mi ispiro per scrivere una storia..
La storia è cambiata e la si puó cambiare, se riusciamo a capire, che noi tutti, siamo innocenti davanti ai fatti che ci succedono.
Provano infatti, coloro che sono riusciti a cambiare, la loro voglia di controllare il nostro mondo, 29 settembre 2023, incapaci però a scoprire che tutti non possono essere controllati. Mentre scrivo, sto.
Per la decisione che è stata presa, non cambia il futuro, ma l’idea che ognuno ha dello stesso. Ognuno ha le proprie idee, possono piacere o meno, ma finchènon si capirà che lasciare la strada, per sacrificio, allora lì si sbaglia.
La cosa che peró è importante, è capire la strada che non si riesce a capire se nell’immaginario, si puó riuscire a combinare le cose, che ci rendono alquanto refrattari a salvare le nostre idee.
Anche se penso dal Medioevo al mondo di oggi molte cose sono cambiate.. e se fosse proprio la nostra casa? Il medioevo?
E se dovessimo ricercare, il modo per cui scrollarci di torno, questa infamia che ci costringe ad essere un paese sviluppato!?
Non è che le canzoni si trovino nel nostro castello, pieno di giullari, dove a turno bisogna starci? Cambiamo questo modo di sentire e vedremo che non siamo obbligati a comportarci come il nostro ego ci impone di fare.
È che fare se non riuscissimo a ricordare, che le tante volte che sentiamo suonare qualche canzone, la possiamo anche cambiare. Si.. cambiare le frequenze.
La storia inizia con la battitura dei primi testi di canzoni, del Medioevo.
Battitura puó ricordare la prima stampa dei caratteri di Guttemberg.
Sarà. ma le sensazioni sono quelle.
Lo stato delle cose.. si decidono, e ci lasciano in un paese caldo, un paese dove noi continuiamo a coltivare le nostre rose.
Le storie di cui parliamo, vengono direttamente dai nostri sogni. Adesso Possiamo vederli sugli schermi. Al cinema siamo completamente proiettati da una visione che ci riempie la testa.
Sabato 30 settembre 2023
Ricomincio da dove ho finito di sognare ieri.
Eccoci uomini sulla terra, senza la minima prospettiva di cosa ci succede intorno.
Stiamo qui soggiogati dal pensiero e soprattutto dai pensieri. La testa nostra, ricca di emozioni e contenuti, fin da piccoli vive di esperienze. Vere e non.
Che cosa vuol dire, ognuno lo scopre da sè.
Siamo veramente noi stessi sempre?
Quando ci capitano dei fatti, delle esperienze, che non sappiamo gestire, come facciamo?
Ripeto la storia del 2132, per me rimane vera. È possibile che siamo solo cióche mangiamo?
Secondo me siamo anche ció che vediamo.
Suono di cembali, giullari di coorte, principi e regine, che ballano suonano e si divertono con la loro servitù, con i loro intrighi.
Ecco che in quel momento arrivó questa nave, scese come una automobile, che camminano oggi.. e.. il principe che siede a sul trono, subito si allarmó! “Chi è che viene a chiedermi la mia attenzione”
“Sono un uomo dal futuro, vengo per aiutarla sire. Ho con me questa pozione. Usatelo è alchemico. Con questo potete riuscire a vivere più vite contemporaneamente.
Lo beva dire la prego”
“Io? E chi mi dice che non vuoi uccidermi?”
“Le dó la prova: se non credete”
Aprì il tappo della pozione, e subito nella stanza del trono si sprigionó una energia, un senso mistico, che in tutta la sala fece scendere in una specie di senso di trance che fece entrare in una favola scritta, dove il senso d’amore era nello spirito di tutti i presenti.
“Cosa sta succedendo?” disse il principe
“Nulla, questo è quello che vivrete sempre, se volete acconsentirmi”
“Ci piace, anzi tantissimo ci piace, ma tu cosa vuoi in cambio?”
“Io, Re… che comandi a bacchetta TUTTI, che siano buoni o cattivi, anzi lo sai che cosa voglio veramente? Che comandi sopra i buoni in spirito.. si proprio così che violenti nel pensiero chi non fa ció che a te conviene!! Siamo d’accordo?”
“Fammi capire!!” e come era in uso proprio negli anni del Medioevo, dove il Re non era proprio uno persona retta , gli diede ascolto.
“Ecco Re…” e davanti a lui si aprirono dei mondi immaginifici davanti ai suoi occhi. “Eccoci Re, quando vorrai se tieni da parte questo pozione, potrai immedesimarti nel tuo personaggio futuro, potrai fare ció che vuoi, dal sesso, al gioco, agli scherzi e purtroppo sì anche al lavoro. Non ti preoccupare peró”
. “Ecco potrai essere…se lavori certo in più persone allo stesso tempo”
È il Re “ Si va bene, ma al lavoro non è che ne sono tanto sicuro”
“Vabbene non ti preoccupare, inventeró l’alchimia, per poter fare l’oro. Certo ripeto, dovrai comandare a bacchetta i buoni, e a volte abbozzare” “Abbozzare? Che intendi?”
“Beh.. dovrai prima essergli amico, per poi.. beh hai capito.”
Nota bene: lo chiamó Re e non principe.
Continuando con la storia: il principe, cominció ad usare la pozione e la primavita si accese in un altro castello a Bruges, dove ora nel 2023 c’è un museo e nella stanza del trono, piu piccolina, si trova le sedie disposte a semicerchio, è un camino gigante dove, ne parleró più dettagliatamente, dopo, ma le foreste odiano lui, per la sua continua ricerca per attizzare il fuoco.
Il principe sapeva bene che avrebbe accettato, infatti quella sezione che provó quella volta era così piacevole che non poteva rinunciarci. Era così vera, e al limite delle capacità umane, era reale. Non so io che sono in questa era, come fosse possibile, ma ne capivo le potenzialità che questo potere aveva.
Ritornó poi in sé stesso nel 1100 e prese parola:” regina, è stata la cosa più improbabile che ho fatto”
“Quindi è stata una bella esperienza?”
“Fantastica!!”
“E quindi, ci dica .. sono d’accordo con voi.. dateci tutto ció che serve..”
“Ti garantisco che vivrai più a lungo.. segui questi consigli che ti ho dato, sarai felice per sempre” “o quasi dico io”
Eccoci allora, l’uomo venuto dal futuro ritornó verso le sue strade, mentre a coorte, tutti cominciarono a assuefarsi della magia che era stata sprigionata.
“Allora? Come?” Erano le domande chiavi che si stavano porgendo.
Il Re senza paura, cominció a usare questi poteri. Il senso della realtà era veramente straordinario e bellissimo allo stesso tempo.
A coorte, si incominció a vivere quell’atmosfera magica. Tutti erano assediati da quella magia, che portava come a vivere un sogno perenne.
La scala gerarchica, del Reame era la prima ad essere soddisfatta. Tutti e tutte dalle nobili alle dame erano state messe nel gioco, più piacevole che ci sia stato, per il piacere umano. Poi vennero soddisfatte tutti a coorte, tranne un giullare, che purtroppo per lui, non accettó di essere assefuatto tutto il giorno da quel senso che portava fuori dalla realtà.
Il Re al suo rifiutó, si infurió pesantemente:” Dunque perché non ti inchini a me e fai ció che devi fare? E cioè accettare come tutti questi eventi favorevole?”
“Sire, non voglio mancarvi di rispetto, ma siete voi che dovete rinsavire. Voi non riuscite a capire che ció è male?”
“Male? Non potete essere più sgarbato. E anzi sbrigatevi a prendere la vostra decisione!!”
“Mai e poi mai! Piuttosto vado contro lei!”
“ Bene, visto che dite che ció è male, io non vi condanno come potete immaginare a morte, ma bensì vi invieró nel futuro e se ne riparlerà dopo”
“ È come se mi voleste morto!! Nel futuro, spiazzato da un tempo non mio, è così? Allora visto che siete così buono e non mi ucciderete, io vi dichiaro guerra e fino a che non sarete voi a perire. O io che riusciró a portare le prove che ció che state facendo è sbagliato e non potrà finire come dite voi.”
“Bene se è questo che vuoi, allora ti condanno a portare le prove, e finchè non le avrai portate, rimarrai per sempre nella tua vita futura, come se non potessi scegliere se vivere per sempre nella tua realtà, ma che non potrai ritornare qui e vivere nel tuo tempo, come detto sarai spiazzato per sempre.”
“Pesa come prova.. purtroppo so che ci riuscirai perché ti sei appena venduto.. ma credo nel bene.. e so che riusciró in questa impresa”
“Pensa per te, ricordatelo non puoi passare più da qui, vattene nel futuro.. proverai sempre senza riuscirci..ora và che devo ancora capire come fare…”
“Bene.. finchè non riuscirai.. rimarró qui a sentirti..”
“Non puoi sono sempre il migliore..,portatelo via”
Ma nessuno lo portó via, perché intrapresi a sfruttare quella atmosfera magica.. tutt’intorno si baciavano magicamente.
Intanto il Re provava ad entrare in questa dimensione, preso dalla voglia di acerbare sempre di più, quella sensazione di piacere. E poi voleva mandare nel futuro, quel suo cortigiano irrispettoso. Trovó ad un certo punto il modo di spedirlo avanti, e così fece.
Il giullare di trovó all’istante nel futuro, nel 2024, senza conoscere usi e costumi di quella gente a lui così diversa. I suoi abiti erano diversi, non più la sua tuta colorata, ma in giacca e camicia, cosa che a lui gli sembrava così strana ..ed ancora non aveva parlato con la gente.
E così in men che non si dica, si trovó in questo paese sconosciuto.. dopo che si soffermò più volte ad adeguarsi alla civiltà moderna.. si fece coraggio e incominció a capire che doveva riuscire nel suo scopo, e cioè incastrare il Re che nel Medioevo continuava a divertirsi e a usare quel suo, ora, potere che aveva.
Le cose giù a coorte erano chiare, vivere le vite presente e future, ma il corso della storia non poteva essere cambiato, più di tanto. Quindi loro, coorte, fortunatipotevano anche fare ció che volevano, peró per lasciare la storia ininterrotta,
come aveva preannunciato l’uomo del futuro al Re, dovevano anche lavorare. È questo non è che gli andava proprio a genio. Confidavano però nel Re che li proteggesse.. da quella sventura..hihihi.
Il Re infatti non provava piacere sempre, sembrava fossero più fortunati tutti gli altri della coorte, lui purtroppo doveva gestire quella spada di Damocle, che lo obbligava ad andare contro le persone brave. E purtroppo per Lui non erano poche. Quindi non volendo quelle vite, in cui doveva andare contro le persone, ed anche perché aveva paura delle loro rivalse, quand’era il momento.. rientrava in men che non si dica nel Medioevo e apriva la sua boccetta di pozione..ebbro di felicità. Era un continuo correre, ma tutti i suoi cortigiani ed in più le dame di coorte gli erano riconoscenti. E potete immaginare il seguito. Baci e abbracci da tutti..
Infatti, così facendo li copriva dal farli lavorare.
Intanto il giullare, Roberto, non sapeva che fare in quel paese così diverso.
Tutto era diverso, solamente il fatto di portare avanti i propri ideali e assicurare gli aiuti alle altre persone, lo faceva compiacere, perché rispecchiava se stesso.
Molto difficile trovare prove contro il Re, che peró nel fregare le altre persone brave, doveva stare attento a Roberto, che capiva benissimo che ció faceva male al cuore del Re. Ma così era. Lavorare?.. No non ne aveva voglia. Ma per tenere buona anche la coorte.. a ció era costretto.
“Eccolo lì!?” salutavano i cortigiani quando lo vedevano nel loro giro della storia.
Tutto il futuro si poteva vedere, è sempre, riuscivano a desiderare e amare le donne e gli uomini più belli.
A coorte, non credevano ai loro occhi. Era un tempo di grazia, per loro. E insieme all’alchimia.. potevano vivere più del dovuto. Ormai avevano tutto: sesso, soldi.. vita lunga. Cosa poter chiedere?
Ma lì nel fortino del futuro, da dove proveniva l’uomo misterioso, non si dormiva mai. Aspettavano con impazienza che l’intera coorte dopo più di mille anni, arrivasse a quel 2132. Perché? E cosa aveva in mente quell’uomo non si poteva sapere.. perósicuramente avrebbe chiesto qualcosa in cambio.. siii e cosa?
Beh.. ecco cosa avrebbe voluto in cambio non si sa perfettamente, ma a ben pensare lo si poteva immaginare.”comandare su tutta la coorte?” “comandare su tutta la storia che dalla coorte mediovale arrivava fino al suo tempo? “ come fosse una scommessa, che a seconda di come fosse andata la storia, se tutto bene o tutto male, avrebbe preso più potere?”
Potremmo andare avanti all’infinito, ma la storia si sa.. nessuno dà qualcosa di così maldicente per non avere indietro qualcosa.
Ritornando a Roberto, lui se ne stava solo soletto nella sua nuova casa, dove non poteva cogliere il significato della sua vita.. questa vita futura che avrebbe potuto immaginarla in tutti i modi tranne che in quello. Infatti si presentava in una casa che a differenza da dove fosse nato: un castello, era completamente diversa. Un appartamento dove non riusciva a capire perché le persone volessero vivere per fatti propri, quando invece si poteva stare insieme alle altre figure che si nominate dal Re in una scala decisa da Lui stesso, peró non si trovavano mai sole e soprattutto ognuno lavorava per il piacere dell’altro.
Scoprì invece che doveva fare tutto lui dal preparare pranzo e cena, quando invece c’erano i cuochi. Al fare i piatti, quando invece c’era la servitù.
La lavatrice. Ecco qui mi soffermo un pó. “Cosa è questa macchina infernale?”
“come funziona?”” E soprattutto, ma chi l’ha inventata..”
Molte domande erano in lui sulla tecnologia che c’era in questo periodo è anche se tutto funzionava perfettamente, la domanda era: “ma come si fa a scoprire come funzionano le cose?” Cioè la base del principio per cui le cose senza il minimo sforzo funzionassero. È come se l’ingegno umano per lui e per gli uomini del tempo passato, fosse completamente cambiato. È vero che dal 1600 Galileo inventó il metodo scientifico, sconosciuto ai tempi di quel Re che si trasformó in tirannò. Ma tutto gli sembrava astratto, come spingere un bottone e avere la luce. Magia? No ma poco importa per un uomo venuto dal passato. Cosa buona sarebbe stato leggere cosa è come arrivare alla soluzione del funzionamento. Ma qui ci sarebbe servito, pensó, un po’ di tempo per metabolizzare ció che gli si presentasse davanti come novità.
Cominció a pensare che le novità che non aveva conosciuto fino ad allora, potevano rimanere tali.. e così facendo rimaneva come un comune uomo del 2000, in fondo chi sapeva come funzionassero veramente le cose. Anche se con un pó di studio, ci si potrebbe arrivare, ma in fondo, perché .. è una domanda che non ci poniamo più tanto.. basta che funzioni!!!
Intanto il re era felice.. fino a quando, il giullare Roberto non riuscì a capire il metodo per poter mettere i bastoni fra le ruote al Re.
Roberto dopo mille ragionamenti scoprì che quando incontrava qualcuno che riconosceva.. della coorte, non doveva far altro che fotografarlo per mettere in ansia il re. Chissà perché forse riusciva a farli tornare indietro e per loro questo voleva dire rimanere incastrati.. nel passato.. dove dovevano fare cose a loro sconvenienti per il loro piacere..
Il Re quando succedeva questo, doveva correre a chiudere la pozione. E per questo si alzava di scatto e correva verso l’ultimo posto dove aveva poggiato la sua pozione.
Cose dell’altro mondo.. il Re impaurito da un semplice giullare.. ma purtroppo, non si poteva andare contro il Re. Infatti Roberto doveva patire per ogni suo tentativo di far crollare quel mondo che non poteva e non doveva reggersi sul piacere assoluto a scapito della gente.. un aiuto gli veniva solo dall’alto..ma non sapeva come districarsi tra quello che ogni giorno succedeva.
Vedere che tra le persone c’era una lotta fraticida, ognuno cercava di poter comandare sugli altri. A discapito delle coscienze, sempre e comunque passibili di errori.. è vero..ma qui si esagerava, si poteva dire che si camminava sul filo della fune, dove tutti con le proprie forze cercava di districarsi, ma non è facile, quando quel Re non faceva altro che pensare alla propria coorte, cercando di far depistare il proprio entourage dagli avvenimenti della storia, futura, che non poteva essere cambiata. Erano gli uomini semplici che dovevano arrabattarsi per non toccare il proprio. Mentre i medioevali con la pozione, entravano e uscivano dalla storia, facendo le proprie fortune e ritornando poi in quel 1100 dove al sicuro di tutto, prestavano le loro forze per difendere quei privilegi già dati dal proprio sovrano. È proprio qui che il giullare, però cercava in tutti i modi di difendere la storia, dove fin lí nel 2023, tante cose erano successe e per fortuna per lui, vi erano in quel tempo, ancora i Re a comandare le nazioni, con qualche differenza. Che stavolta i Re servivano le proprie nazioni, e non si facevano corrompere dal solo scopo di raggiungere il piacere estremo. Era per Roberto una scoperta? Sicuramente, ma non era facile come sembrava che, anche se le sue preghiere erano all’ordine del giorno, che imparare a menadito l’Avemaria, non era la sola cosa che potesse intervenire, per poter bloccare quella strada che non, sembrava, portare frutti.
La cosa più piacevole, perché non si poteva capire la chiave di volta. Era però rifugiarsi nella lotta, tra un aiuto materiale, si incontrava spesso con degli amici che dove era utile chiedeva informazioni, a volte sorvolava le prese in giro, ma andava avanti a cercare cosa potesse far finire quella pozione.
Il digiuno, le preghiere, seguire la via dell’umiltá..tutte cose che lo aiutavano…ma adesso si superava il limite..non poteva piú sopportare che le persone intorno a lui, i cosiddetti amici, lo invogliassero a prendere cose e notizie che non avevano nessuna valenza, nessun scopo se non quello di accatastare proprie vittorie che non dipendevano da loro…fu così che si allontanò e cercò di risolvere i propri problemi da solo….voi credete? Nessuno è mai solo veramente. Se volete cercare, la prima cosa è capire cosa è meglio per noi…perché poi le cose arrivano…piano piano..
È cosí…
In effetti così soli, non si è mai. Scoprí che affianco a lui c’erano tantissimi che l’aiutavano, perché non volevano la stessa cosa che lui combatteva, e ciò essere in mano del destino, che delle azioni erano veramente cose che on si volevano fare è tutto questo perché persone oneste. Infatti i commedianti di quella coorte, non volevano fare altro che cercare di togliersi i problemi di torno, vivendo le emozioni belle e costringendo gli abitanti di quel periodo storico a vivere le cose che capitavano per far arrivare a quel Destino che non poteva essere cambiato. Ripeto i fatti principali andavano per forza di cose soddisfatti, e gli eventi dovevano nel male e nel bene essere fermati nell’anno e nel mese che dovevano compiersi veramente.
Se insoddisfatti, i cortigiani andavano dal Re inferociti..”Re ma davvero dobbiamo fare questi lavori?”, infatti a volte dovevano anche lavorare i campi..cosa che insomma non era un lavoro che si rivolgeva a quelle persone che giravano nel castello, e non avevano mai fatti lavori faticosi…ma così è il Destino!
Insomma il giullare lavorava con ansia per distruggere quella macchina infernale, che era alimentata da quella pozione, ma il segreto non si poteva scoprire..però Roberto scoprí che delle persone di buona volontá ci provavano a far andare il mondo in una buona direzione giusta. Anche se allo scuro di ció che era successo in quel 1100… per queste persone, la propria salvezza era cercare quello che tutte le persone sane vorrebbero, e cioè la Pace nel mondo…
Sembra strano?
In realtà sembra strano il contrario, ma si sa che il mondo è fatto da bene e male, purtroppo è brutto, ma così é..chi sa perché? Bisogna vivere il nostro tempo in armonia con gli altri, ma non ci si puó far niente delle cose che accadono e che ci fanno pensare alla cattiveria che è insita nell’animo umano.
Speranza, la parola che piú ricorre nelle persone.. in effetti anche quello che era successo in quel castello del Re, oltre ad avere qualcosa di veramente strano, in realtà era qualcosa che una saggia persona non avrebbe mai fatto..ma purtroppo una volta successa si poteva solo sperare che il Re in quel tempo infinitamente grande, dell’ordine di mille anni, avrebbe cambiato idea e fosse ritornato sui suoi passi.
Ritornando a Roberto, dopo l’inizio, un po’ spaesato, cercò di trovare il modo per seguire il suo obiettivo è scoprì, come ho giá detto, delle persone che lo aiutavano. Scoprì anche che le cose nei secoli
Erano cambiate. Infatti i Re erano rimasti, ma le loro intenzioni erano cambiate, erano perlopiú dediti a sostenere, come giá detto, la pace per i propri sudditi, oltre che al loro benessere. Tutta la loro vita è le loro energie, andavano nella direzione di indicare la direzione per non offendere l’altro, tenendo però le proprie convinzioni ed energie verso la propria persona, senza scalfire i propri sogni, ma rispettando le convinzioni altrui. Se me lo permettete, questo 2020 era un po’ il ritorno ad una civiltà filosofica, che ricordava l’antica Grecia. Dove Atene era rappresentata appunto dai Re, che promuovevano la pace, e Sparta invece era rappresentata dai cittadini, che però non lottavano tra di loro per il potere, ma bensì lottavano sotto l’Egidio di Atene per far valere le proprie forze e sforzi, che giorno dopo giorno cresceva la loro personalità, cercando di capire chi erano e che cosa voleva dire : rispettare la propria libertà circoscrivendola dalla voglia di primeggiare sugli altri. Era una strada che partiva da bambino e che , se ingranato in una vita vera, i Re o chi ne faceva le parti premiava la sua buona volontà con premi e con soddisfazione dei propri sogni, senza volere nulla in cambio, ma chiedevano solo che la sua strada fosse in continua formazione, a volte i Re nemmeno si prendevano i meriti di questa soddisfazione dei sogni, e la persona nemmeno sapeva che loro dall’alto della loro posizione li stava indirizzando. Questo perché, ripeto, essi non cercavano la propria gloria, ma bensì quell’armonia, che fa stare bene tutti. Rispetto, questo sì che era importante, quello che non deve mai mancare, per poter essere veramente una persona bella e felice.
Anche Roberto, come potete immaginare, era una brava persona, prova la sua posizione a cercare di mettere a posto le cose di quel Re che invece non voleva bene, se non a se stesso. Cercando così una tirannia, che voleva portare avanti negli anni.
Così piano piano, giorno dopo giorno…Roberto scopriva ciò che metteva in difficoltà quel Re tiranno del Medioevo. Il suo scopo era di interessarsi degli eventi presenti, leggendo giornali e riviste, che potevano essere d’aiuto alla ricerca di ciò che sarebbe successo nel 2132.. quello che sarebbe successo alla fine del potere della pozione. Non era facile, bisognava leggere tra le righe e quello che si presentava come aiuto, aiuto non era. Ad esempio, le guerre gli atti terroristici che avvenivano, non andavano letti per quel che erano, ma per quello che interiormente il giullare sentiva. Che cosa vuol dire, era la domanda che si chiedeva il giullare e con questo cercava di muoversi a contromossa. Però alla fine capiremo che non era così, che Lui, il giullare si, riusciva a , permettetemi il termine, a “parare” in gergo calcistico. Ma in realtà non riusciva a vedere l’insieme. Tutto ciò che avveniva dava danno al Re ma sotto sotto, dava danno anche a Lui stesso. Ma si sa la storia, si scrive che a tentativi. Se avveniva un avvenimento, Roberto di corsa si buttava dove la sua mente riconosceva il luogo, vicino a lui, dove quell’avvenimento accadeva a migliaia di kilometri. Così, forse aiutato da quel suo potere che gli illuminava le idee, metteva in difficoltà quei parassiti medioevali, e lasciava scorrere il tempo normale, senza incastrare in un fatto che non era di loro inciampo, le persone abitanti quel 2023. Chissà se prima di arrivare in quell’anno quante persone erano state immischiate in fatti che il loro Destino non doveva prenderli in fatto. Chissà quanta gente, per fare rimanere i fatti più importanti della Storia scritta, si sa da avvenimenti che non potevano essere cambiati perché essenziali alla Vita del pianeta, che senza chisssá dove ci avrebbero portati, chissà quanta gente ignara abbia dovuto faticare in un suo corso della sua storia di vita, in fatti che non li avrebbero riguardati per niente. Ma così era. Il perché alcuni avvenimenti dovevano succedere per forza, anche io me lo chiedo. E che il Destino a volte è scritto da quando fu nato il mondo, o che questa storia era un semplice trucco di quel viaggiatore nel tempo che aspettava con impazienza il 2132. Sicuramente, il tempo di Roberto, il giullare era la prova che anche cambiando le persone nella Grande Storia del Destino, le cose che succedono sono a risposta di ciò che fanno gli uomini durante le proprie scelte. Scoprì che molti, si potevano salvare con le sue intuizioni, e che andando avanti, anche le persone venivano riconosciute per i propri meriti.
Fin qui tutto bene…riconoscevo nelle storie di ogni persona il dolore, la forza e la fiducia che ognuno a suo modo captava, non era possibile perdere la speranza..in tutto quello che uno può desiderare. Chi insieme alla sua strada percorreva il suo tempo.
Viaggiando nei propri stati d’animo, si scovava ciò che uno aspira. Attimi di libertà. Momenti di lucidità che svanivano nella frenesia del mondo moderno.
Certo è vero che nel cammino troviamo sempre qualcuno che ci viene d’aiuto.
Ma ritornando a Roberto e alla sua continua ricerca degli avvenimenti importanti che capitavano nel giorno, per potersi muovere a risposta dei tali, quando riconosceva che doveva muoversi in un luogo, lo si trovava lì pronto a rispondere a ciò che il Re tiranno voleva fare. Una sua chiave di lettura era quella di comprare o usare ogni oggetto, in un modo che lui riteneva giusto. Era giunto a capire, che ogni oggetto aveva un suo significato, sia nell’usarlo, sia mettendolo in un discorso.
Era così che anche se aveva dell’incredibile, riusciva a muovere come pedine quella coorte malvagia dedita solo ai propri scopi. Forse dovrebbe riuscire a capire il perché del funzionamento della pozione, ma intanto con questo modo, riusciva almeno a parare, come già detto, ciò che la pozione dava in positivo a coloro che nel lontano medioevo la usavano. Di ció che invece proprio quella coorte era costretta a fare, al giullare non interessava proprio. Per fortuna che nel 2023 c’era la televisione, infatti molte cose, che si sentivano alla TV erano utili per sapere, pianificare e confermare i piani che doveva svolgere.
Si puó pensare che tutti i suoi spostamenti, avvenuti per risposta, spezzavano le corde del Destino ed entrare nel mondo del caso, che trovava in difficoltà chi , peggio per lui non si comportava bene, questo perché il Re medievale rubava alla gente brava e non ai malandrini, ma il giullare spazzava via questa malefatta e invertiva il peso delle azioni a danno di chi o lucrava sugli affari altrui, era sempre negativo se non era destinato a loro quel peso, ma sempre meglio che i buoni ci rimettessero.
Andando avanti per qualche anno in questo modo e mentre Roberto si ambientava sempre di più in questo 2023, trovando anche amicizie tra gli uomini di quel tempo..intanto sopra di lui incominciava ad attirare le attenzioni di coloro che sotto sotto controllano le persone. Chi decide della storia del tempo presente, parlo delle persone importanti dell’oggi che hanno poteri decisionali sulla gente, persone che si interessano sulle persone. Infatti nei suoi spostamenti, aveva creato una sorta di mistero. Ovunque andava, succedeva qualcosa di strano..le persone che incontrava o per difetto o per sorte favorevole, apprezzavano le sue mosse, infatti lui per sconfiggere quella malignità, come detto usava la parola ogni discorso che faceva non era per caso e la gente se ne accorgeva…inoltre cercava sempre di esporre la verità…quella che a lui non era mai mancata e che la gente apprezza, anche perché rilevava a quelle persone, la soluzione per i loro dubbi interiori creati appunto da quel salto temporale, quali ahi loro erano protagonisti.
La gente gli voleva bene.. E ormai non poteva più sfuggire nell’ombra..benché lui preferisse, ma si sa la gente parla sempre, è questa una consuetudine che è sempre esistita.
Quindi ovunque andava…andando avanti, veniva riconosciuto ed apprezzato. La verità della sua presenza, non era mai stata né detta e nessuno la poteva intuire, ma lo scopo del giullare andava lemme lemme realizzandosi. Roberto lo intuiva scoprendo che vedeva nella sua antica veste di cortigiano, riconosceva quelle facce del passato che quando gli venivano proposte davanti, erano o imbufalite, per quello che lui gli costringeva a fare, o perse nel vuoto, dove lui immaginava essere costrette a tornare nella loro era, senza aver potuto sfruttare quella pozione, che nel sol piacere della carne trovava conforto. Non sapeva se questa cosa, quella pozione avrebbe potuto cambiare i loro lineamenti del volto..che pensandoci bene sarebbe anche potuto accadere, visto il grande arco temporale cui i cortigiani affrontavano. Forse arrivati dinanzi a quel 2132 sarebbero invecchiati tutto insieme fin a sciogliersi in una sciagurata risoluzione che sarebbe stata quella di sciogliersi in cenere, salutando la loro simil-eterna vita…lasciando all’uomo che li aveva corrotti, venendo dal futuro, e lasciandogli quella pozione, la possibilità di giocare ancora col Destino, forse, e chi lo sa, di andare stavolta nel futuro per propinare chissà quale sotterfugio….ritirandosi dalla morte?
Quindi Roberto, ormai una celebrità in quel tempo, divenne famoso e ottenne il prestigio di partecipare alla vita attiva e interessata, di quel tempo. Incominciò una carriera nel giornalismo. Cosa che gli venne naturale, e continuando nella sua ricerca, si comportô in maniera ineccepibile nel suo lavoro.
THE END
Stefano D’Alessio